Ciao amici! E dopo 3 giorni di relax immersi nella natura ci siamo diretti in un altro bellissimo borgo antico: Valvasone Arzene in provincia di Pordenone, sulla riva destra del fiume Tagliamento, detto anche Borgo delle Spose in quanto il suo castello è diventato location ideale per festeggiare matrimoni nelle sale messe a disposizione degli sposi.
Se venite con il camper, qui potete trovare una comodissima area di sosta attrezzata in via Pasolini (GPS 45,998190N; 12,860170E / 45°59’52″N; 12°52’9‘E ) . Ben segnalata, l’area è gratuita e si può sostare per un massimo di 48h, ed è dotata di colonnine per allacciamento elettrico (gratis) e di carico e scarico acque. E’ situata a due passi dal centro.
Valvasone è stato un comune di circa 2200 abitanti e fa parte del club de ‘I borghi più belli d’Italia’. Le sue origini sono antichissime: si presume in epoca romana. Il comune di Valvasone ha cessato di esistere dal 1° gennaio 2015 in quanto è stato unito al comune di Arzene creando appunto il comune unico di Valvasone Arzene. Paese piccolo ma ricco di memorie antiche e punti di interessi molto importanti.
Il giorno dopo al nostro arrivo siamo andati alla scoperta del borgo. Con pochi passi a piedi si arriva nella piazza principale dove spicca il Duomo, noto anche come Chiesa del Santissimo Corpo di Cristo. Questo edificio fu edificato nel XV secolo e custodisce le reliquie della Sacra Tovaglia che è il corporale con macchie di sangue prodotte da un’ostia consacrata rimasta tra le pieghe del tessuto. Chiamato miracolo eucaristico di Gruaro, avvenne nel 1294 nella cittadina, appunto, di Gruaro. Nel Duomo possiamo anche ammirare un organo che risale al 1532, ultimo esemplare della grande scuola veneta del Cinquecento.
Costeggiando il duomo sulla destra e camminando per due minuti si arriva al Castello di Valvasone che è stato dichiarato monumento nazionale. Costruito nel XII secolo, apparteneva alla nobile casata dei di Valvasone ed ha ospitato, nel corso dei secoli, personaggi importanti come Papa Gregorio XII, Papa Pio VI e Napoleone Bonaparte. Custodisce al suo interno antichi affreschi del 300. Nel tempo è stato danneggiato, ricostruito e ristrutturato diverse volte ed oggi appare come un palazzo rinascimentale. Adesso è chiuso causa Covid, ma è possibile visitare l’interno con visite guidate tramite prenotazione.
Passeggiando per le vie del centro poi ci siamo soffermati davanti ad un cancello e leggendo il cartello affianco all’ingresso, abbiamo scoperto essere l’ex Convento dei Servi di Maria. Fu costruito nel 1484 e dopo che fu venduto e poi donato ai Domenicani, fu definitivamente soppresso nel 1770.
Ultima chicca storica è la chiesa dei SS Pietro e Paolo risalente forse al 300 d.C. che fu per secoli la parte spirituale di un ospedale dove venivano ricoverati soprattutto viandanti. Infatti da questa cittadina passavano pellegrini e mercanti per attraversare il guado sul fiume Tagliamento. Ha un’unica navata quadrangolare e sulle pareti conserva affreschi della Santissima Trinità e l’opera maggiore di Pietro da Vicenza, un noto pittore del 1400. Conserva inoltre un organetto del XVII secolo che proviene dal vicino castello che lo donò alla chiesa nel XVIII secolo.
In un’oretta circa abbiamo visitato tutto il borgo fatto da piccole vie storiche, come la caratteristica via Monte Sabotino (già Via della Roggia) dove è possibile vedere un antico mulino.
Insomma un altro posto che merita davvero una visita. Seguirà prossimamente il video sul nostro canale YouTube. Seguiteci anche su Facebook e Instagram per rimanere informati sui nostri viaggi. Grazie a tutti per il supporto. Alla prossima tappa!
Lucy & Max