Ciao amici! E siamo arrivati a San Daniele del Friuli! Una cittadina nella ex provincia di Udine al centro del Friuli, che conta circa 8000 abitanti ed è nota in tutto il mondo per la produzione dell’omonimo prosciutto crudo DOP.
Abbiamo parcheggiato il nostro Junior nel parcheggio con posti camper gratuito di via Primo Carnera n.7 dotato di camper service pulito e ben tenuto. A pochi passi a piedi trovate anche una lavanderia self service se ne doveste aver bisogno.
San Daniele è posta sulla sommità di un colle a 252 m s.l.m. E quindi domina la pianura che la circonda. Qui si gode di un’aria particolare che dona ai prosciutti un inconfondibile sapore conosciuto in tutto il mondo. In più, poco distante c’è il fiume Tagliamento che regala trote (qui chiamata la’ regina di San Daniele’) che vengono allevate e lavorate artigianalmente. La città è rinomata anche per la lavorazione del cuoio e delle pelli e per la produzione di calzature e pantofole.
La mattina dopo l’arrivo ( 24 febbraio 2021) ci siamo diretti in città. Cinque minuti a piedi e un paio di salite per giungere al primo punto di interesse che abbiamo incontrato: il Museo del Territorio. Collocato nel settecentesco chiostro dell’ospedale vecchio, espone preziose opere d’arte, reperti archeologici, antiche monete ecc. Non siamo entrati in quanto bisogna prenotare la visita guidata 15 gg prima. Costo dell’ingresso: € 3.
Dopo di che si incontra la Chiesa della Madonna di Strada. Un santuario risalente al XVII secolo in stile barocco friulano.
Proseguendo sulla strada si arriva alla piazza principale, Piazza Vittorio Emanuele, nonchè nel centro della città, dove è collocato il bellissimo Duomo Arcipretale di San Michele Arcangelo. Fu costruito nel corso del XVIII secolo da più mani. La sua facciata bianca illumina la piazza e l’edificio è affiancato dall’antico palazzo del Comune che oggi è la Biblioteca Guarneriana.
Biblioteca pubblica tra le più antiche in Italia, fondata nel 1466 e ospita 12000 volumi antichi tra cui una rara edizione dell’Inferno di Dante e fu visitata da persone illustri come Ugo Foscolo, Giosuè Carducci ed Ippoliti Nievo.
Girando l’angolo a fianco della Biblioteca (via Roma) troviamo la Casa del Trecento. Un edificio sopravvissuto ai bombardamenti che distrussero il paese tra il 1944 e il 1945 e al terremoto del 1976. Fu ristrutturato e affidato all’Associazione Nazionale Alpini.
Troviamo altre chiese degne di nota qui a San Daniele, come ad esempio la Chiesa di Sant’Antonio Abate famosa per i suoi affreschi realizzati tra la fine del 1400 e il primo ventennio del 1500 da Martino da Udine, e per questo è soprannominata ‘La Sistina del Friuli’.
Poi troviamo la Chiesa di Santa Maria della Fratta risalente al 1300 e costruita presso un torrione delle mura di cinta della città. Con facciata in pietra dove in cima si ammira una bifora campanaria del 1500.
Altro punto di interesse è Porta Gemona o Portonat. Una porta ad arco progettata nel 1579 ed inserita in una torre già esistente
Questa cittadina era suddivisa in quattro borghi storici: Borgo Pozzo, Sacco, Piazza e Sopracastello. Noi praticamente eravamo a Borgo Pozzo che fino al 1960 era delimitato da mura.
Percorrendo via Roma e continuando a salire per via San Sebastiano, si arriva in cima alla spianata del colle di San Daniele dove è possibile vedere i resti del castello di cui rimangono solo una torre e i resti dei terrapieni. Da questa torre è stato ricavato il campanile della Chiesa di San Daniele Profeta. Antistante la chiesa vi è un parco pubblico da cui si può godere una bellissima vista sulla pianura circostante.
Nelle vicinanze del Duomo, si trova il Palazzo del Monte di Pietà costruito verso la fine del 1700. Oggi sede della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia al piano terra.
Sulla strada per tornare al parcheggio ci siamo soffermati al parco delle Rimembranze, in Piazza IV Novembre, in quanto si intravedeva il monumento ai caduti della Grande Guerra.
E questo è tutto per quanto riguarda la bellissima San Daniele. Non solo produttrice di prosciutto crudo ma anche ricchissima di storia e arte. Noi abbiamo fatto due assaggi di prosciutto in due posti diversi e siamo rimasti soddisfattissimi della bontà di questo alimento cosi pregiato. Inutile dirvi dove, in quanto se verrete qui troverete ovunque dei locali per fare ottime degustazioni e cartelli informativi su prosciuttifici che effettuano visite guidate su prenotazione. Troverete il video dedicato a questa città prossimamente sul nostro canale Youtube. Seguiteci anche su Facebook e Instagram per rimanere aggiornati sui nostri viaggi (DPCR permettendo). Ci vediamo alla prossima tappa. Grazie a tutti!
Lucy & Max