Ciao amici! E’ giunta l’ora di parlarvi di Trieste finalmente! Dopo giorni di pioggia è uscito il sole e abbiamo potuto recarci in città. Abbiamo parcheggiato Junior a Barcola ( vedi articolo e video precedenti ) e con il bus, in 10 min, siamo arrivati in zona Portovecchio. I bus da poter prendere sono il n. 6 o il n. 36 indifferentemente (entrambi arrivano in città).
Come scritto prima siamo scesi vicino al Portovecchio. Quest’ultimo fu costruito nel 1887 dall’impero Austro-ungarico e si estende da Barcola al Canale di Ponterosso. E’ formato da 5 moli, 3100 metri di banchine, 23 edifici e altre strutture ed è collegato con la vecchia ferrovia. Oggi è in atto una grossa opera di riqualificazione degli edifici ormai dismessi da anni.
Trieste è il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, conta circa 203.000 abitanti ed è affacciato sull’omonimo golfo sull’Alto Adriatico. Il suo porto è il più grande d’Italia per quantità di merci scambiate ed è tra i più importanti snodi internazionali per lo scambio terra-mare. Il suo territorio è per lo più collinare, infatti la zona abitata si trova tra i 2 ed i 410 metri s.l.m. E’ anche conosciuta come la città della ‘bora’, un vento che può raggiungere raffiche con picchi di 160km/h.
Ci siamo incamminati poi sul lungomare verso il centro della città. Arrivati al ‘molo Audace’ ci siamo accorti che in Piazza Unità d’Italia, era pieno di gente e uomini delle forze dell’ordine. Ci siamo avvicinati e abbiamo assistito ad una cerimonia di alzabandiera che celebrava la liberazione di Trieste dall’occupazione jugoslava (12 giugno 1945). Erano presenti il sindaco di Trieste, il governatore del Friuli Venezia Giulia e varie autorità civili e militari. Il tutto avvenuto mentre suonava l’inno d’Italia. Nel video che seguirà sul nostro canale YouTube potrete vedere tutta la cerimonia (durata pochissimi minuti). Molto bella.
Piazza Unità d’Italia è la piazza principale di Trieste e si trova ai piedi del colle San Giusto E’ la più grande piazza d’Europa aperta sul mare. A pianta rettangolare, guardandola di fronte, è costituita da 3 grandi edifici storici: al centro il Municipio, a destra il palazzo della Giunta Regionale e a sinistra la Prefettura. Ha origini molto antiche e nel corso dei secoli è stata rimodellata più volte fino al 2001 quando tutti i palazzi sono stati restaurati e la pavimentazione della piazza è passata dall’asfalto alla pietra arenaria. Davanti al municipio si trova la fontana dei Quattro Continenti risalente al 1700. Di fronte alla piazza, dall’altra parte della strada troviamo il monumento dei Bersaglieri e delle Ragazze di Trieste che ricorda lo sbarco dei bersaglieri avvenuto il 3 novembre 1918 e la passione italiana con cui le ragazze (mule) triestine avevano nel cucire. La piazza di sera diventa molto suggestiva, quasi magica.
Prima abbiamo nominato il ‘molo Audace’. Esso si trova a pochi passi dalla piazza e dal Canal Grande. Separa il bacino di San Giorgio dal bacino di San Giusto ed è lungo ben 246 metri. Il suo nome deriva dalla prima nave della Marina italiana che attraccò al molo nel 1918 che si chiamava appunto Audace. Oggi è luogo di passeggio: una bellissima passerella dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato.
Il Canal Grande è un canale navigabile che si trova in centro città circondato da palazzi storici e attraversato da due ponti: il Ponte Rosso e il Ponte Verde.
Da Piazza Unità d’Italia ci si addentra nel centro storico /pedonale attraverso i lati. Strade ricche di antichi edifici, molteplici negozi, ristoranti, bar e locali dove poter gustare prodotti tipici. Descrivere tutto ciò che c’è da vedere non è facile. Noi abbiamo visitato i luoghi che abbiamo ritenuto degni di nota, ma sicuramente molti di voi, a seconda dei propri interessi, troverà moltissimo altro da scoprire.
Camminando per le vie del centro troviamo la Statua di Umberto Saba , scrittore e poeta che nacque a Trieste nel 1883, realizzata dallo scultore Nino Spagnoli. In Via San Nicolò 30, inoltre, possiamo vedere la libreria antiquaria che Saba aprì dopo la guerra.
In Piazza Ortis troviamo la statua di Italo Svevo anch’esso nato a Trieste, davanti alla Biblioteca Civica dove era solito andare.
In Piazza della Borsa poi troviamo la statua di Gabriele D’Annunzio raffigurato a gambe accavallate seduto su di una panchina mentre è assorto nella lettura,
A pochi passi da piazza Unità sorge il bellissimo Santuario di Santa Maria Maggiore che si trova in Via del Collegio ai piedi del Colle San Giusto, una chiesa costruita dai Gesuiti tra il 1627 e il 1682. Di fianco al santuario troviamo la Basilica di San Silvestro, la più antica chiesa di Trieste, risalente al XII secolo.
Di fronte alla Questura vi è il Teatro Romano. Si trova ai piedi del Colle San Giusto, in pieno centro città. La costruzione del teatro viene datata alla fine del I secolo a.C. Può contenere da 3500 a 6000 spettatori e oggi viene usato per alcuni spettacoli estivi all”aperto. La sua costruzione terminò nel 1942.
Il Colle di San Giusto è il cuore storico e monumentale della città. Per arrivare in cima siamo passati dapprima dalla scenografica Scala dei Giganti, fatta di ruvida arenaria, che venne costruita nell’800, e che da Piazza Goldoni porta poi dal Parco della Rimembranza, realizzato negli anni trenta, dove su alcune pietre carsiche sparse per il parco, sono incisi i nomi dei caduti delle guerre.
La fatica della salita è ripagata ampiamente dalla bellezza e dalla pace dei luoghi e dal bellissimo Castello di San Giusto che domina il colle, la cui costruzione fu voluta, nel 1468, dall’imperatore Federico III per controllare la città. Questo castello non fu mai al centro di fatti militari importanti e per questo si è conservato bene in tutti questi anni ed oggi è un museo. Dalla terrazza del castello si può ammirare la città e il golfo.
Sul colle troviamo anche il principale edificio religioso cattolico della città: la Cattedrale di San Giusto. Pare che questa basilica sia l’unione di due chiese preesistenti e le prime notizie su di essa risalgono al 1337. La facciata è semplice e su di essa spicca un enorme rosone di pietra carsica mentre il campanile ospita cinque grosse campane.
Ci sarebbero molte altre cose da vedere in questa splendida città e per visitarla in toto ci vorrebbero almeno tre giorni, anche perché, come dicevamo prima, ognuno di noi ha gusti diversi e quindi prediligerebbe di più un punto di interesse rispetto ad un altro. Infatti vi segnaliamo, anche: il Museo Civico di Storia e Arte, il Museo Civico d’Arte Orientale, il Museo Civico Revoltella, il Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione e il Teatro Verdi.
Nel pomeriggio siamo andati in un’altra zona della città per vedere la Risiera di San Sabba. Si trova in Via Giovanni Palatucci n.5 ed è un monumento nazionale. Era costituito da un complesso di edifici per la pilatura del riso e fu costruito nel 1898 nel rione di San Sabba. Dapprima fu trasformato in un campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l’8 settembre. Dall’ottobre del 1943 poi, venne utilizzato come centro di raccolta di detenuti in attesa di deportazione e condannati a morte. Venivano eliminati anche sloveni, croati e partigiani. Si stima che, fino alla data di liberazione, il forno crematorio abbia bruciato più di 3500 prigionieri e fu distrutto dai nazisti in fuga per eliminare le prove dei loro crimini. Oggi sono visibili ‘la cella della morte’ dove erano rinchiusi i prigionieri, le 17 celle che ospitavano fino a 6 prigionieri ciascuna e l’unico edificio rimasto di quattro piani dove erano rinchiusi prigionieri ebrei, civili e militari e il forno crematorio con a fianco il museo. Il museo in questo momento è ancora chiuso causa Covid ma normalmente è aperto dalle 9 alle 17 e l’ingresso è gratuito. Un monumento che rattrista nell’essere ricordato, ma che vale la pena conoscere proprio per la sua storia.
Trieste è anche tra le più note città italiane dal punto di vista botanico: ben 1024 sono le specie e sottospecie che troviamo nei tantissimi giardini storici sparsi per la città.
Questa città ha una cucina particolarmente varia. Ricca non solo di ricette e piatti di mare, ma anche di carne. Tra i piatti tipici vi segnaliamo la jota triestina, una preparazione antichissima a base di fagioli e avanzi di maiale. Il gulasch, tradizionale pietanza ungherese a base di manzo, diffusissimo in città. Tra i dolci spicca lo strudel.
A Trieste è nato anche i caffè Illy. Qui appunto vi è lo stabilimento di produzione di tutte le fasi fino alla preparazione nei bar.
Vicino al Molo Fratelli Bandiera, c’è un posto particolare: si chiama Lanterna o Pedocin ed è considerato l’ultimo stabilimento balneare in Italia (ma forse anche in Europa) in cui la spiaggia e il mare sono divisi in base ai sessi, metà per gli uomini e metà per le donne e i bambini con età inferiore ai 12 anni. Non abbiamo potuto vedere la spiaggia in quanto protetta dalle mura ma vi mettiamo una foto presa da internet per farvi capire meglio.
E la nostra passeggiata a Trieste si conclude qui. In un giorno abbiamo percorso a piedi più di 22 km. Eravamo stanchi ma felici di aver ammirato tanta bellezza. Una città meravigliosa e a misura d’uomo. Da vedere assolutamente. Vi ricordiamo che seguirà il video sul nostro canale YouTube. Iscrivetevi se vi va e seguiteci anche su Facebook e Instagram. Vi abbracciamo tutti e ci vediamo alla prossima tappa!
Lucy & Max